Pronti a ricominciare?

Stiamo per cominciare e mi ritrovo a riguardare il Welcome Back to school del 2016 con il video “Happy” ed il mio video creato con le foto delle mie vacanze. Quest’anno inizierò in modo diverso. Sono 30 anni che insegno ma per la prima volta ho saputo che classi avrò soltanto Mercoledì 6 settembre e ancora non c’è alcun orario provvisorio anche se mi è stato comunicato che nel periodo iniziale non disporrò della nostra cara Aula Materia creata insieme alla prof. Ziraldo con passione e dedizione. Tutto l’entusismo che nutrivo per la “Buona Scuola” è definitivamente svanito. E’ tempo di riflessioni su metodi, contenuti e priorità che riguardano me stessa come docente, come persona e voi, studentesse e studenti del Liceo Linguistico. E’ tempo di decidere che modello e comunità educativa vogliamo costruire insieme.

PRIMA RIFLESSIONE: Gli esami di stato – interesserà voi di quinta che ancora affronterete l’esame con il vecchio ordinamento ma dovrete anche superare la prova Invalsi d’inglese (che non sappiamo ancora su cosa verterà) – sono stati deludenti e basati, come nel passato, su nozionismo e una concezione trasmissiva del sapere. Ho lavorato cercando sempre di sviluppare  Critical Thinking & critical skills ma quanto di tutto il lavoro fatto nei cinque anni è stato richiesto in sede di esame? Molto poco! UDA (Unità di Apprendimento), PBL (Project Based Learning), ASL (Alternanza Scuola Lavoro), CW (Creative Writing), ormai ci siamo immersi in contesti didattici di modernità – sebbene in modo spesso approssimativo o più sulla carta che nella realtà 😉 – e poi in sede di verifica finale tutto si risolve con domande settoriali sul “programma” (??). Una commissaria, davanti alla tesina sulla poetessa Alda Merini che io dico di adorare mi risponde: “A me non piace. Era sporca.” E poi aggiunge: “ Comunque non l’ho letta perché non mi piace come persona”. Soltanto perché ero commissaria interna (e chi conosce questo ruolo sa che è meglio non polemizzare e ingoiare i rospi per il bene dei ragazzi) sono rimasta in silenzio e non sono caduta dalla sedia. Mi è difficile pensare in questi termini ad una scuola aperta, che educhi al rispetto, all’amore per le parole, per la POESIA, che abitui ad un pensiero critico fondato o a soluzioni personali e creative.

SECONDA RIFLESSIONE: Confesso che per la prima volta in tanti anni inizio l’anno un po’ scettica, come se lentamente, nonostante gli sforzi continui e la mia irrefrenabile curiosità per l’innovazione didattica, l’entusiasmo che mi ha sempre connotata si stia affievolendo. Tuttavia so che tale scetticismo, sebbene l’abbia pensato io stessa, non è attribuibile all’età o alla mancanza di energia (che ho in eccesso!) poichè io amo sempre stare in classe con voi ragazzi e quest’estate quando mi sono calata io nel ruolo di discente al corso di Creative Writing “Found in Translation” a Dublino, tenuto dalle scrittrici Catherine Dunne e  Lia Mills (un mio sogno realizzato!), la mia forza vitale era straordinaria. Paura di non riuscire a scrivere come avrei voluto tanta, ma la paura si supera e la soddisfazione di fronte ai lusinghieri feed-back avuti è stata infinita. Quando si ama e si crede in ciò che si fa, tutto diviene leggero e appassionante. Vi invito a leggere cosa ha scritto Catherine Dunne al riguardo e forse capirete molte cose della vostra prof. Il successo del corso di scrittura creativa Found in Translation        Version in English

My Window on Ireland’s Eye  il mio pezzo di creative writing pubblicato sul sito di Catherine Dunne.

Ecco, vorrei quest’anno ricreare in classe quel clima di SCOPERTA, ASCOLTO, CREAZIONE E CONDIVISIONE. 

TERZA RIFLESSIONE: Durante il sopracitato corso, sebbene munita del mio iPad, ho riscoperto il piacere della scrittura a mano, usando penne, matite, colori e il piacere della scelta di un notebook. Così sto anche riscoprendo, dopo anni di Kindle che ancora utilizzo per leggere romanzi in inglese e di cui non potrei farne a meno, il piacere della lettura cartacea, con la possibilità di sottolineare le pagine, scriverci a lato e sfogliare indietro e avanti. Ho compreso perché molti di voi avevano dichiarato che preferivano studiare sul libro e non sull’iPad. Per una pioniera come me nell’uso dell’ iPad (nel 2013 seguii il corso ad Harvard ma non ho mai potuto mettere in pratica tutto quanto imparato a causa delle difficoltà tecnologiche della scuola italiana in cui insegno, as you well know), realizzare ciò è stato piuttosto scioccante. Quindi ho letto e ho trovato articoli che supportano quanto sentivo. Anche i libri letti sul Kindle a volte mi si annebbiano nella memoria e si sovrappongono, cosa che non mi succede coi libri cartacei di cui ricordo copertina, sottolineature, posizione nella libreria e momento di lettura.

10 motivi per cui il libro cartaceo è preferito all’ebook

http://www.huffingtonpost.it/2015/08/21/8-motivi-lettura-libro-cartaceo_n_8019222.html

http://www.huffingtonpost.com/suren-ramasubbu/paper-books-vs-ebooks-the_b_9890584.html

DECISIONI PER IL NUOVO ANNO 

  1. Basta progetti esterni dai nomi roboanti, di difficile gestione, nel nostro contesto. Voglio tornare alla semplicità della bella “lezione” preparata, assaporata e vissuta in classe. Basta energia spesa in attività e argomenti che distraggono dal piacere dell’apprendere, dall’imparare ad apprezzare il bello, dall’impegnarsi a comunicare le proprie sensazioni e pensieri, dallo scoprire che nel mondo non ci sono solo guerre, omicidi, femminicidi, razzismo e bullismo – quello ve lo insegnano già alle medie, in famiglia o lo apprendete purtroppo quotidianamente da Internet, YouTube o alla TV – ma ci sono modi “altri” per migliorare se stessi e il mondo che ci circonda: attraverso l’arte, la letteratura, lil cinema e l’impegno civile. In questo io credo, questo amo studiare e questo forse posso veicolarlo bene, se mi aiutate.
  2. Ho disattivato Schoology poiché era divenuto un peso per me – trasformata spesso in cyber guard! – e un obbligo in più per voi. Continueremo a usare Google drive e Gmail. La sperimentazione di Google Classroom è ancora in alto mare o forse è già annegata. 🙁 Credo che l’utilizzo delle LMS (Learning Management Systems – piattaforme di apprendimento on-line) in Italia, finchè non diviene piattaforma adottata dall’istituzione scolastica nella sua totalità ( = tutte le materie, tutti i docenti e usata anche come registro elettronico) come in altri paesi (USA) ma resta una scelta del singolo docente, è un aggravio di lavoro e un distrattore. Ovvero: anziché semplificare la vita la complica. Nello specifico, in una classe di un liceo gli studenti e i docenti si trovano ad avere e a dover accedere a: registro elettronico, gmail, blog, piattaforma online Zanichelli per alcuni testi + piattaforma di ogni singola casa editrice del libro adottato in quella materia la cui scelta spesso non coincide con quanto desiderato dal docente (da cui risulta che solo una minima % di studenti effettua mai l’accesso). Pura follia!! In un liceo con 12 materie, dove anche la Religione Cattolica e l’Educazione Fisica utilizzano oggi il digitale è facilmente immaginabile la confusione che si genera con password e tempi di accesso. Non avviene lo stesso alla scuola media e nel ciclo primario. Sono inoltre spuntate così tante piattaforme che è davvero un bel business. E io, in controtendenza dopo avere anticipato i tempi per anni, semplifico.
  3. Dato l’elevato numero di impegni di voi studenti per l’Alternanza Scuola lavoro e i vari corsi per le certificazioni linguistiche, traduzione, il Parlamento Europeo etc. etc. non attiverò nessun corso pomeridiano ma sarò disponibile su Skype o Google Hangout a orari prestabiliti. Attiverò inoltre l’applicazione TELEGRAM che ci permetterà di comunicare e condividere materiale rapidamente, rispettando la privacy di entrambi. 
  4. Continuerò ad utilizzare Blended Learning e Flipped Classroom in cui credo da sempre ma nella mia modalità che, dai questionari di fine anno, è risultata di vostro gradimento. Il digitale continuerà ad essere parte integrante del nostro modo di fare lezione così come lo sono libri, quaderni, penne, musica e video da sempre nel mio DNA 🙂 ma sempre integrato da belle pagine stampate (i nuovi libri di testo che, seguendo anche i vostri desiderata non ho abolito ma cambiato, spero in meglio), penne colorate, musica e scrittura a mano.

Risultato questionario finale anonimo di valutazione del corso d’inglese anno scolastico 2016/7  QUESTIONARIOFINALE terza linguistico- Google Forms e QUESTIONARIOFINALE quarta linguistico Google Form

Last but not least, vorrei quest’anno abolire parole come noia, stress, silenzi, indifferenza e apatia e vivere un anno dove insegnare e imparare è una meravigliosa e piacevole avventura da fare insieme. Che ne dite?

“You can lead a horse to water

but you cannot make it drink”

 

10 thoughts on “Pronti a ricominciare?

  1. Ciao Laura,
    ecco ti leggo e ti commento. Così come già fatto su Facebook anch’io ho fatto le mie riflessioni, ma non le ho pubblicate (ancora) sul mio blog perchè la scorsa estate ho avuto come una ‘indigestione’ di uso del digitale e non riuscivo a sedermi di fronte ad un PC neanche per il semplice gusto di passare il tempo. Infatti ancora non l’ho aggiornato cosa che per due anni ho fatto prima che l’anno scolastico iniziasse. Mi sono definita una ‘paperless teacher’ perchè non vado molto d’accordo con i libri di testo che trovo spesso ridondanti, prolissi e troppo pieni di materiale che non si riesce ad usare. Ma quest’anno ho fatto un passo indietro e devo dire che ne sono contenta. Ho adottato (sganciandomi dal dipartimento) un libro consigliato, Performer Consolidate B1 e B2, e devo dire che mi trovo bene. Per la letteratura abbiamo Performer Heritage ed anche di questo posso ritenermi soddisfatta. Usavo Edmodo, non l’ho ancora disattivato, ma non l’ho ancora usato quest’anno e non so se lo utilizzerò. Hai ragione quando dici che ‘l’utilizzo delle LMS (Learning Management Systems – piattaforme di apprendimento on-line) in Italia, finchè non diviene piattaforma adottata dall’istituzione scolastica nella sua totalità ( = tutte le materie, tutti i docenti e usata anche come registro elettronico) come in altri paesi (USA) ma resta una scelta del singolo docente, è un aggravio di lavoro e un distrattore. Ovvero: anziché semplificare la vita la complica’ e a me l’aveva complicata e non poco (totale disponiblità e reperibilità 24/24). Ora, in qualità di componente del team digitale, stiamo cercando di diffondere Google Classroom ma non so se riusciremo nell’intento. Ancora, ciò che tu dici a proposito dell’esame di Stato è verissimo si assiste (purtroppo inermi) ad interrogazioni su contenuti e quello che tu dici di ALda Merini è capitato a mia figlia all’esame di maturità classica ed io come mamma ed insegnante sono rimasta inerme per non compromettere la prova. Sono un po’ sconfortata da tutta questa teoria che difficilmente viene tradotta nella pratica (se non da pochi volenterosi che ancora credono nella sperimentazine) per sentirmi fare domande del tipo ‘Ma tu una vita sociale ce l’hai oppure vivi solo per la scuola?’ da colleghe che da anni fanno e rifanno sempre le stesse cose vantandosi di stare allo stesso punto del programma dell’anno precedente, da chi solo perchè apre una presentazione di corredo del libro sulla LIM pensa di fare una lezione digitale ed innovativa. Bene, non so dove mi porteranno i miei pensieri ma sicuramente non a fare passi indietro, ma come te a continuare (alla mia maniera) una didattica in cui credo ma allegerendola da orpelli inutili e cercando di non perdere la bussola, ossia il vero scopo del nostro lavoro: gli studenti verso i quali nutro un profondo rispetto e ai quali voglio dare il massimo.

    • Grazie del commento Giovanna. Aggiungo solo, con orgoglio, che io “una vita sociale ce l’ho eccome!” e gli studenti vogliono docenti che siano “vivi e vitali” e non sepolti giorno e notte a disquisire dell’ultima App o a vantarsi di andare a tutti i convegni lasciandoli soli, con i supplenti, ad annoiarsi. Buon anno 🙂
      Laura

  2. I’m not sure if this is the place where I have to write because I have not seen any of my classmates’ posts. This year I am expecting to learn literature having fun but putting a lot of effort on it. I am very curious to experiment your method of teaching. Literature can really open your mind so I think that everyone has to study it with pleasure and knowing that you will learn something new that will be helpful in the future. I’m so excited to start prof!
    Elena Colin (3Clin)

  3. Dear teacher, first of all I’m glad to know how you liked to take a pen back in your hand, letting your creativity flow with the ink and just make things happen on your piece of paper.
    Then, I’ve read Luana’s and Francesca’s comments and I can only agree with what they said. I feel necessary to say that our school method is not as advanced as the American or also Australian one, but still is not so bad. The “key” to improve the Italian not-so-bad school system is, as we all know, the use of technologies. I mean, it is difficult to coordinate all the apps and the lessons and the materials, not impossible. Therefore I really do hope that teachers will improve their knowledge and skills and finally decide to get rid of the old system, step by step, and open this big door called “Future” that contains an uncountable number of opportunities, getting better our school system through the years.
    I’m sure we will enjoy this year together!

    • Thanks for writing. Actually dear Ginevra I wouldn’t define America and Australia as “more advanced” since they are huge continents with great variety within. Some school … and to be honest in Europe there are countries (like Finland or Norway to mention a few) that are very innovative and and taken as examples of good educational systems 😉 I don’t believe in getting rid of the past but in MERGING past and FUTURE taking th ebest out of the two 😉

  4. Hello,
    Luana your words are very true!!
    Now prof, I’d like to say that the other day I swear I thought “I would like to do another video like the one about our holidays that prof. Cimetta made us do at the beginning of the other year” (even if this summer was not even comparable with the last one but still, I made this wish). That’s a sign that I will always love the way we studied English during these years together with all the alternative, creative and out of the ordinary activities that we’ve done even though we had some technical problems during the journey. Unfortunately, as you said, our school system is not ready to make a substantial change such as the “Learning Management Systems” but I appreciate the attempts we made and your strong faith in a brighter future for us students. Even if now it’s a little bit fading that doesn’t mean that there will not be a light at the end of the tunnel, sooner or later. Then, I wanted to say thank you because since I’m a big big big fan of the Creative Writing, I really appreciated the fact that I could kind of “enter” in the world of this course you attended in Dublin also by riding your piece which is really beautiful. It made me remember our trip there and of course especially the long walk on the cliffs of Howth which I by the way repeated last year during my experience abroad. I also feel like Ireland, Dublin is like a second home to me and I would have really liked to teleport myself there during these writing lessons. 😉 These are the things that make us going on, the happy memories should encourage us to have so much more of them and so to commit and improve just to forget like the bad development of our “maturità”. 😉
    Wish this year is going to be good for us all, as last memory of the High School.

    • Thanks Francesca for your optimism, you’ve really boosted my self-esteem and enthusiasm!! We’ll keep on making great things. I’ve just UPDATED the SECTIONS of the blog and created the section with your works, not to mention the YouTube channel. I’m also delighted that you took some time to read my piece and appreciated it. This year will be just awesome .)

  5. Prof, non si scoraggi! è vero che purtroppo nella nostra scuola l’innovazione didattica, anche a causa della continua insistenza nell’utilizzare i “vecchi metodi”, è quasi impossibile vederla realizzarsi… però nonostante questo bisogna prendere le cose così come stanno e cercare di “migliorare” magari la nostra volontà di continuare a voler imparare e fare comunque qualcosa di “innovativo” per noi stessi.. cercare di metterci in gioco ugualmente, anche se abbiamo molte situazioni (per così dire) che ci remano contro.. insomma, andare sempre contro corrente, solo così possiamo trovare la motivazione di imparare sempre qualcosa di nuovo e perché no, “innovarci”. so che queste a primo impatto possono sembrare solamente parole messe così per iscritto, ma se ognuno di noi (e mi riferisco specialmente a noi studenti) ci impegnamo a comunicare i nostri pensieri e, nel nostro piccolo, abbiamo veramente il piacere di imparare… scopriremo che imparare, come ha detto Lei, è una meravigliosa avventura da fare insieme!

    • Non mi scoraggio affatto bada bene, leggi con attenzione. Sono consapevole dei limiti e certo meno blind ma … eccomi qui, as usual!! You’ll never get rid of me 🙂 Avanti tutta!

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