Flipped classroom o classe rovesciata in action.

In un precedente post avevo teorizzato sulla Flipped Classroom o Classe Rovesciata e avevo  chiesto ai miei studenti di quinta di leggere e commentare il post. Ho notato un certo interesse e curiosità per questa nuova metodologia didattica educativa. Ho deciso quindi di sperimentarla, sebbene in modo non estremo ma mediato con la tipologia di ambiente di apprendimento, (classe tradizionale anche nella tipologia dell’aula) di programma di studio ( classe finale di liceo scientifico Progetto Nazionale Informatica) e di metodi o di lavoro della classe anche nelle altre materie. In pratica un’esperienza di Blended Learning ma … rovesciato! Ora vorrei documentare questa esperienza in modo da esplicitare quanto fatto con i ragazzi ma anche con me stessa.

Nella prima foto, ecco il quaderno ordinato di un studentessa. 😉 Gli appunti sono presi in modo tradizionale e gli studenti (tranne uno) non usano ancora Evernote o Notability. In classe è inutile in quanto non c’è il wi-fi.

Il mercoledì mattina quando siamo nell’aula dotata di Lim (Interactive Board) ho chiesto agli studenti di disporre i banchi ad isole e di creare gruppi con compagni coi quali si sentissero a loro agio a lavorare. Le dinamiche relazionali di questa classe lo consentono.  L’aula è ampia e permette lo spostamento dei banchi senza disturbare classi al piano inferiore e permettendo di interagire senza interferenze con i gruppi attigui.

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traditional notebook

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GROUPWORK

Come avevo già fatto per Coleridge e Keats, ho preparato un post/articolo nel Blog  su Oscar Wilde e ho chiesto agli studenti di leggerlo a casa con attenzione guardando anche i relativi video  e di seguire le istruzioni dei vari Task o compiti assegnati (prendere appunti, integrare le informazioni del libro di testo testo con quelle del video, commentare). La lunghezza totale della durata dei video era di 15 minuti cui aggiungere il tempo di lettura e scrittura appunti. Ho pensato che in un’ora, massimo due, il compito poteva e doveva essere svolto per non gravare sulle altre materie curricoli di indirizzo (matematica e fisica). Ho scelto dei video già presenti in Internet anziché registrare la mia voce in quanto, non essendo  madrelingua, cerco di favorire l’esposizione linguistica ad accenti di parlanti nativi. Inoltre YouTube presenta già un’incredibile varietà di materiale di qualità e c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Inoltre questa ricerca, sebbene time-consuming, mi affascina e mi arricchisce culturalmente. Longlife learning 🙂 IMG_0805

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NEW TECHNOLOGY & OLD TEXBOOK COEXIST

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THE OLD BELOVED PAPER-BOOK NOVEL

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A VISION OF STUDENTS TODAY.

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GROUP WORK

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PLENARY FINAL ACTIVITY with a listening comprehension on Dandyism

Durante la sessione c’era brusio in classe, qualcuno potrebbe dire confusione, per me che considero una classe silenziosa “il sonno della comunicazione” era un piacevole suono di varie voci e accenti, alcuni più corretti, altri con qualche errore, ma tutti intenti a scambiarsi le informazioni non sull’ultima partita di basket o di calcio bensì sul nostro Oscar Wilde. C’era scambio di idee, comunicazione ed il primo obiettivo dell’attività mi sembrava raggiunto.

Ho quindi spiegato ai ragazzi che avrei girato per i banchi facendo loro delle domande sulle difficoltà incontrate nel lavoro domestico, sulle osservazioni positive emerse durante la loro esperienza e riprendendoli in video col mio iPad. Il tutto in italiano per permettere la condivisione con i genitori e magari i colleghi di altre materie. I miei colleghi amici americani già hanno usato o usano la Flipped Classroom e hanno già passato questa fase sperimentale e di scoperta 🙂 cui io mi sono ispirata.

Ho trovato i ragazzi molto sinceri e lucidi nella loro analisi e alquanto disinvolti davanti alla videocamera. Non ho mai dovuto riprenderli due volte!

Ecco i loro video che a casa la sera stessa ho scaricato sul mio acconto YouTube. La qualità non è certo “cinematografica” ma è il mio primo lavoro di documentazione video.

Naturalmente per la pubblicazione ho fatto firmare adeguata liberatoria ai genitori. L’ultimo tassello mancante è la verifica di quanto appreso che è avvenuta la settimana seguente con interrogazione orale a gruppi, fornendo gli studenti di un set di domande preparate dalla docente.

Infine vorrei condividere i commenti degli studenti su questa esperienza che ho ottenuto con Socrative uno “smart system ” di valutazione con riposte immediate dei singoli studenti che si realizza tramite App per smartphone (oppure su computer) e permette di visualizzare in tempo reale e in modalità anche anonima il “feedback” dello studente. Tutte le risposte possono venire poi salvate dal docente e inviategli via mail in un foglio di calcolo. ECCO I LORO COMMENTI (file PDF) .Sono alquanto interessanti ed equilibrati e concludo con l’ultimo commento che mi ha fatta sentire più progressista e pionieristica dei miei giovani studenti 😉  “Consiglierei di utilizzare questo metodo con “moderazione”, nel senso che secondo me nonostante sia migliore come metodo, noi dell’old school non siamo abituati ed un cambiamento radicale credo non porterebbe a benefici, mentre se adottato in maniera graduale a mio avviso ci saranno risultati anche se forse di minore entità, insomma propongo una via più riformista che rivoluzionaria.”

Thanks my darlings!

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